Ci sono posti in cui ci torni per scelta, altri in cui è il destino a spingerti fin lì. Dopo un’ esperienza in Sardegna tutta italiana, finita la stagione mi metto alla ricerca di lavoro. Ricerca anche di un posto che mi permettesse di mantenere le mie “branchie” umide. Lo trovo a Koh Phi Phi, piccola isola a sud di Phuket, Thailandia. Lavoro per un’azienda tedesca che mi insegna molto riguardo l’ordine e l’organizzazione sul lavoro, ma mi aiuta anche ad abbattere l’ennesimo luogo comune. Lavorando in mezzo a tedeschi mi rendo conto che non sono tutti seri come ci immaginiamo. Risate a gogò mi accompagneranno durante la mia esperienza in Thailandia. Ritrovo una barriera bellissima, ma non indimenticabile come quella egiziana, sarà che “il primo amore non si scorda mai?!”
Travelshoots 
L’ha ribloggato su EQUOVIAGGIAREe ha commentato:
Per imparare a proteggere un ambiente è importante innanzitutto conoscerlo. In questo bel reportage fotografico viene svelata la stupefacente varietà di vita sottomarina della barriera corallina di Koh Phi Phi, non lontano da Phuket, paradiso dei divers e del turismo balneare. Purtroppo le barriere della Thailandia sono in declino: la pesca di frodo, i cambiamenti climatici, ma soprattutto un turismo poco consapevole e poco sostenibile stanno distruggendo questi fragili ecosistemi. Il corallo ha un ritmo di crescita lentissimo (per alcune specie si gira intorno a un metro ogni 100 anni) e ha bisogno di particolari condizioni ambientali per svilupparsi. Ecco perché dovrebbe essere priorità di tutti approcciarsi al turismo in maniera più sostenibile, altrimenti rischiamo l’irrimediabile perdita di un pezzo del nostro pianeta.
Grazie per aver ribloggato il mio post! 🙂 Mi fa piacere trovare altre persone sensibili a questa tematica. Sotto questo punto di vista internet è un’arma molto potente poiché permette di informare le persone e quindi renderle più consapevoli.